Alberobello

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L’impressionante distesa di trulli di Alberobello è stata riconosciuta Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1996 e premiata con la Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano in virtù dell’eccellente offerta ricettiva e dell’armonia architettonica. Viuzze tortuose e piazzette caratteristiche s’intrecciano nel Rione Monti, dove si distinguono i “trulli siamesi”, dall’originale copertura a due coni, la Chiesa di Sant’Antonio e il Trullo Sovrano. Da non perdere il Museo del Territorio, ospitato in un complesso di trulli comunicanti, e la Casa d’Amore, oggi prezioso punto d’informazione turistica, primo edificio nell’intera cittadina costruito con calce e malta. Meno frequentato del rione Monti ma non per questo meno interessante è il rione storico Aia Piccola

Chiesa a trullo

Svetta in cima al Rione Monti questa splendida chiesa a trullo dei primi del Novecento Dopo aver ammirato la suggestiva foresta di trulli, quasi a coronamento dell'area storica denominata Rione Monte, sorge la Chiesa di Sant'Antonio. Il luogo sacro, costruito in quattordici mesi tra il 1926 e il 1927, mostra i segni della forte devozione popolare degli abitanti di Alberobello. Sorto grazie alla convinta azione di Don Antonio Lippolis, per contrastare la diffusione del protestantesimo, l'edificio di culto è stato progettato dall’ingegnere Signorile Bianchi e realizzato dal maestro d'arte Martino De Leonardis, seguendo le indicazioni fornite da un apposito Comitato istituito per salvaguardare l'integrità della zona monumentale. In pietra calcarea e costruita con la tecnica tipica dei trulli (di cui riproduce la volta conica), questa chiesa si propone come punto di collegamento e mediazione tra passato e presente, antico e moderno.
L'imponente facciata tripartita è dominata da un rosone e da tre timpani con archetti pensili, che ricordano le decorazioni delle chiese romaniche pugliesi. Sul lato destro si erge un'alta torre campanaria (18,90 metri) e a sinistra il seminario, inizialmente soggiorno estivo dei giovani chierici della Diocesi, è stato in seguito trasformato in struttura ricettiva per turisti. L'interno è ad aula unica, con pianta a croce greca sormontata da una cupola alta 20 metri circa. L'abside maggiore è stato interamente affrescato nel XX secolo con la raffigurazione dell’Albero della vita, arricchita dal maestoso Crocifisso opera del maestro Adolfo Rollo.

Trullo Sovrano

Nella zona settentrionale di Alberobello, alle spalle della Chiesa dei Santi Medici Cosma e Damiano, il Trullo Sovrano è l’unico esempio di trullo a due piani. Il trullo, che all’interno sfoggia arredi e oggetti autentici, nel 1923 è stato dichiarato Monumento Nazionale mentre dal 1996 è nella lista dei siti Unesco.
Fu edificato nella prima metà del ‘700 per volere della famiglia del sacerdote Cataldo Perta, che lo utilizzò come propria dimora, mentre i trulli circostanti erano abitati dai suoi dipendenti. Il grande trullo fu definito “Sovrano” dallo storico Notarnicola, per evidenziarne la maestosità rispetto agli altri trulli. Con la sua maestosa cupola conica alta circa 14 metri che si erge imponente al centro di un gruppo di 12 coni, il Trullo Sovrano fu edificato da un anonimo maestro murario che, pur rispettando gli antichi vincoli imposti dal conte Giangirolamo Acquaviva, mise a punto delle soluzioni costruttive uniche che fanno di questo edificio la più avanzata e audace interpretazione del trullo inaugurando la nuova fase costruttiva “a cotto”  ovvero con l’uso della malta e non più con sole pietre a secco.

Santuario dei Santi Cosma e Damiano

L’elegante basilica minore di Alberobello si staglia nel centro della città con le guglie dei campanili che svettano tra le cupole dei trulli. Nei pressi del Trullo Sovrano, in fondo al centrale corso Vittorio Emanuele, il Santuario dei Santi Cosma e Damiano si erge maestoso nel luogo dove sorgeva una chiesetta rurale dedicata alla Madonna delle Grazie. La splendida basilica minore è un bell’esempio di stile neoclassico.